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Volume

Educare all'onestà oggi nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni

a cura di  Michele Borrelli - Giuseppe Serio

 

 

 

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10-05-17 

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              Note sul volume

Profilo del testo

Titolo Educare all'onestà oggi nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni.
Natura Monografia
Autore a cura di Michele Borrelli - Giuseppe Serio           (Autori Vari)
Tipo documento Testo a stampa
Pubblicazione Pellegrini Editore - Cosenza
Anno Aprile 2011
Descrizione Atti Convegno Internazionale di Praia a Mare 22-24 Maggio 2009 
Pagine 288
Misure del volume cm. 15 x 21
Soggetto dell'opera Comportamento delle persone ispirato all'onestà.
Collezione  
Paese di pubblicazione Italia
Lingua di pubblicazione Italiano

La locandina del Convegno

            

Nella foto Praia a Mare e l'Isola di Dino

Convegno Internazionale di Praia a Mare – 22/24 Maggio 2009

  Il presente Volume curato da Michele Borrelli e Giuseppe Serio, edito da Pellegrini Editore, raccoglie una serie di riflessioni scaturite dalle varie relazioni e interventi prodotti durante il Convegno di Praia a Mare del 22/24 Maggio 2009 sul tema: "Educare all'onestà oggi nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni", da cui poi il titolo del libro. Il Volume articolato in cinque capitoli affronta il tema dell'educazione all'onestà nelle sue diverse sfaccettature. 

Nota

Invitato dal Prof. Giuseppe Serio a dare il mio modesto contributo ai lavori del Convegno vi ho preso parte con un mio intervento di saluto e di riflessione sul tema in qualità di Presidente del Consiglio Provinciale UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) della provincia di Cosenza.

Ai lavori del Convegno hanno partecipato insieme a me, quasi tutti i componenti del Consiglio Provinciale ed una consistente rappresentanza di Soci UCIIM provenienti dalle cinque Sezioni UCIIM della Provincia di Cosenza (Mirto-Rossano, Paola, Cassano Ionio, San Marco Argentano e Lungro). 

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INDIRIZZO DI SALUTO E RIFLESSIONI SULL'ONESTÀ OGGI

di Franco Emilio CARLINO, Presidente Provinciale UCIIM - Cosenza

Carissimi,

esprimo la mia personale gratitudine e quella del Consiglio Provinciale UCIIM Cosenza, che mi onoro di rappresentare, al Prof. Giuseppe Serio e «all’Associazione culturale di volontariato, Gianfrancesco Serio – Onlus Centro studi e ricerche per la promozione della cultura di pace» che ci ha invitati a questo Convegno Internazionale, dandoci l’opportunità di riflettere, su un tema quale quello dell’onestà oggi, con chi, come noi, ogni giorno si confronta con le difficoltà quotidiane, dettate dall’attuale allarmante stato di fatto in cui versa la scuola, la famiglia e la società in genere, ma credo altresì sarà un momento di studio e di sfida per individuare le vie da perseguire perché le istituzioni pubbliche, in primis la famiglia e la scuola tornino ad essere soggetti educanti e punti di riferimento credibili educando prima di tutto al valore dell’onestà. La mia presenza, qui, vuole essere anche l’occasione, per offrire il modesto contributo di chi ha vissuto per molti anni nella scuola ed è stato sempre impegnato in prima linea negli organismi collegiali scolastici distrettuali e provinciali e da molti anni è impegnato nell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) per affermare e veicolare i valori del nostro fondatore Gesualdo Nosengo.

   Articolerò, il mio intervento, cercando di rimanere nel tempo assegnatomi, per dare a voi alcune informazioni relative al nostro rinnovato ruolo associativo nella provincia, e fare, poi, alcune considerazioni sul tema del Convegno. Prima di tutto, saluto tutti voi qui presenti intervenuti, autorità, e i relatori che si sono succeduti nei lavori di questa prima sessione per i numerosi input offerti molto utili alla riflessione. Colgo l’occasione per esprimere ancora una volta il mio sentito ringraziamento a S.E. Mons. Domenico Crusco per la sua costante attenzione alla nostra Associazione e al nostro Presidente Emerito, Prof. Luciano Corradini per i rapporti di stima e di amicizia che mi legano a lui e per la sua costante vicinanza alle nostre iniziative, sempre punto di riferimento del nostro operare.

   Oggi, per dimostrare la nostra attenzione ai lavori di questo Convegno, e per non fare mancare il nostro prezioso contributo culturale di educatori e formatori uciimini a tale importante e significativa iniziativa, l’UCIIM provinciale, fortemente rinnovata è presente con le sue cinque Sezioni. Mirto-Rossano, Paola, Cassano allo Ionio, San Marco Argentano e Lungro. Una rete interdiocesana costruita con attenzione sulla base di un progetto fortemente sentito e condiviso con i Vescovi e pastori delle cinque Diocesi della provincia. L’impegno continuo, l’entusiasmo e la disponibilità di tanti colleghi ci ha portati a riqualificare, a potenziare e a dare visibilità alla nostra Associazione nella Provincia di Cosenza, portandola al primo posto in Italia in termini percentuali sia per l’aumento consistente dei soci passato dai 200 del 2007 ai 360 del 2009 pari all’80% di incremento e sia per l’incremento delle sezioni pari al 67% passate da due a cinque. Per il nostro rinnovato ruolo sul territorio registriamo, con soddisfazione, verso di noi, interesse ed una crescente attenzione. Se oggi siamo qui è anche per questo. Tutto ciò ci conforta, ci inorgoglisce e nel contempo ci stimola a fare meglio e di più. Oggi, abbiamo la certezza di poter fare rete a livello provinciale per affrontare quelle sfide, alle quali come educatori siamo chiamati a dare, da subito, risposte concrete.

   Il tema dell’incontro «EDUCARE ALL’ONESTA’, OGGI NELLA FAMIGLIA – NELLA SCUOLA – NELLE ISTITUZIONI» è significativo perché riguarda fortemente l’esercizio della nostra professionalità in un contesto in continua evoluzione quale quello della scuola di oggi. L’occasione per tutti noi è interessante per dare continuità con quanto a livello provinciale si sta cercando di fare per fornire risposte al problema dell’emergenza educativa oggi.    Penso, infatti, che educare all’onesta nella famiglia, nella scuola e nelle istituzioni possa rappresentare un primo grande passo per debellare il fenomeno dell’emergenza educativa, in quanto il valore dell’onestà sta alla base della formazione di ogni singolo cittadino. Sono convinto che le riflessioni che scaturiranno dai lavori del Convegno saranno fruttuose nella prospettiva di una classe di professionisti della scuola che sia davvero capace di proporsi per il bene di questo territorio, della società a servizio della persona attraverso lo studio, la ricerca, la formazione dei docenti e dei giovani ad essi assegnati.

   Entrando più dettagliatamente nel tema del Convegno, partirei col porre due interrogativi a cui farò seguire alcune mie personali considerazioni. Il primo: cosa significa essere onesti oggi? Ed il secondo se esiste ancora l’onesta nel mondo di oggi? A mio parere, l’onestà, con la ‘O’ maiuscola non è un concetto semplice da spiegare. Essa rappresenta le fondamenta del nostro vivere quotidiano. Per essere onesti verso gli altri è necessario soprattutto esserlo verso noi stessi. L’onestà la si esprime a cominciare dalle piccole cose, praticando la trasparenza e la sincerità, oppure nelle cose più importanti, che mettono in rilievo il nostro modo di operare sul posto di lavoro, nell’espletamento delle nostre funzioni, ad esempio rispettando le regole del vivere quotidiano. Onesto è chi aiuta un amico o un collega, in un momento di bisogno. Onesto è chi non gioca sporco sottobanco per fare come suol dirsi ‘ le scarpe agli altri ’ per trarne posizione di privilegio. Essere onesti significa anche riconoscere il valore reale dell’altro, che opera correttamente per il bene comune, anche se la si pensa diversamente. Essere onesti significa non tramare, non cercare di creare cordate, contro questo o contro quello, che sia nella politica, che sia nel sociale, che sia in un’associazione.

   Non si è onesti se si tenta di occultare la verità, soprattutto nel campo dell’informazione, perché altri ne traggano profitto. Non si è onesti se le notizie vengono manipolate, per creare vantaggi ad altri. Mi dispiace dirlo ma la disonestà investe tutti gli strati della nostra società. C’è anche da considerare che molti hanno fatto della disonestà l’arma del proprio potere. Si può essere anche disonesti per egoismo e per ignoranza. Proprio per questo è necessario che a partire dalla famiglia, dalla scuola e nelle istituzioni si diano segnali concreti di una educazione fondata sull’onestà. Oggi, spesso, gli onesti sono trattati come i disonesti. E’ disonesto chi evade 1 Euro come è disonesto chi evade milioni di euro. Però siccome quelli che evadono milioni di euro non vengono puniti o quasi sempre vengono condonati si creano i presupposti per autorizzare anche gli altri ad evadere creando sacche di disonestà diffusa e malessere nei cittadini. Sarà retorico ma purtroppo quotidianamente ci si accorge che a volte anche chi alza la bandiera del perbenismo, o dell'integrità nasconde una sua disonestà intellettuale e morale che penalizza indirettamente coloro che rispettano le regole.

   Oggi, in un contesto in cui ad essere chiamati in causa siamo noi operatori della scuola, mi sembra doveroso chiudere ricordando la figura del nostro fondatore Gesualdo Nosengo insigne esempio di rettitudine e di onestà a cui prima di tutto noi suoi seguaci dobbiamo ispirarci e darne concreta attuazione. L’UCIIM, nella nostra provincia conferma il suo impegno per l’educazione ispirata ai valori di Nosengo allo scopo di superare le emergenze e passare dal disagio che esse producono al problema e successivamente all’azione. Ma siamo qui anche per richiamare fortemente l’attenzione delle Istituzioni che per prime devono dare l’esempio di onestà al fine di rendere reali e concrete le intenzionalità valoriali. Non si vive di intenzioni ma di testimonianza. E’ necessario, pertanto, che insieme cerchiamo di ricondurre tutte le nostre azioni di scuola, di famiglia ed istituzionali verso una ben definita scala di valori ai quali per primi dobbiamo attenerci. Valori morali secondo una trasparente qualità delle relazioni umane ma anche educando ad alcune virtù come l’onestà e la lealtà. Il nostro territorio, non immune alle emergenze correnti, ci richiama come educatori ad attivarci per un ampio e articolato ‘ progetto educativo ’verso l’onestà per superare le varie emergenze. Il nostro interesse prevalente deve essere quello di pensare senza indugi alla crescita umana dei nostri giovani. Non voglio scoprire l’acqua calda ma penso che in tale percorso oltre alla famiglia e alla scuola devono interagire ed essere coinvolte le parrocchie, le associazioni e tutte le agenzie educative presenti sul territorio, in modo che con un lavoro di rete si può avviare un sano processo di integrazione e di relazione dei giovani, dando adeguate risposte alle loro istanze, che molto spesso richiedono, giustizia, trasparenza e onestà. Ciò può essere possibile solo attraverso una educazione intesa come percorso di sviluppo armonico di tutte le potenzialità presenti nella persona umana, che supportate da una autonoma capacità di scelta e orientativa consentono ai giovani di sfruttare al meglio le proprie potenzialità e attualizzare in maniera fruttuosa un proprio progetto di vita. Noi docenti cattolici dobbiamo essere all'altezza di questo progetto. È qui, che sta la nostra sfida. Noi dell’Uciim siamo chiamati ad affrontarla educando con il nostro essere presenti, con il nostro impegno, la nostra professionalità, il nostro dovere di educatori cattolici, la nostra storia, con autorevolezza, con credibilità, e buon senso ma soprattutto con la nostra testimonianza e la nostra coerenza. Grazie.

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Intervento di saluto e riflessioni sull'onestà oggi: pp. 94-98, di Franco Emilio Carlino, Presidente Consiglio Provinciale UCIIM Cosenza. Da Convegno Internazionale di Praia a Mare 22-24 Maggio 2009
 
 

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Ultimo aggiornamento: mercoledì, 10 maggio 2017                                                                                                                                                                                                             Copyright © Franco Emilio Carlino.Tutti i diritti riservati

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