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Mandatoriccio - Storia di un Feudo

Dal Nobile Casato dei Mandatoriccio di Rossano alla blasonata famiglia dei Sambiase di Cosenza. Dai Toscano - Mandatoriccio fino all'Unità d'Italia (1619-1860)

 

 

Centro Sociale Piazza Municipio - Mandatoriccio  (Cs) | Mercoledì 17 Agosto 2016 - Ore 18.30

 Palazzo San Bernardino Sala Rossa Rossano Centro Storico (Cs) | Venerdì 14 Ottobre 2016

 

   
 

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11-06-19

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Note sul volume
 

   SALUTO DI PRESENTAZIONE

            

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Rassegna Stampa Pres.azione Rossano 14.10. 2016

Titolo Mandatoriccio - Storia di un Feudo. Dal Nobile Casato dei Mandatoriccio di Rossano alla blasonata famiglia Sambiase di Cosenza. Dai Toscano - Mandatoriccio fino all'Unità d'Italia (1619-1860).
Natura Monografia
Autore Franco Emilio Carlino 
Tipo documento Testo a stampa
Pubblicazione Imago Artis Edizioni
Anno Marzo 2016
Descrizione Opera illustrata
Pagine 287
Misure del volume cm. 17 x 24
Soggetto dell'opera Il Feudo di Mandatoriccio - I Mandatoriccio - I Sambiase - I Toscano-Mandatoriccio
Collezione  
Paese di pubblicazione Italia
Lingua di pubblicazione Italiano

 

 

 

 

 

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Profilo del testo

Introduzione: di Franco Emilio Carlino

Prefazione: di Franco Joele Pace

Recensione: di Mario Falanga

Intervento alla presentazione di Mandatoriccio: Autore

Intervento alla presentazione di Rossano: Autore

Recensione: di Giovanni Sapia

Rassegna Stampa Mandatoriccio 17.08. 2016
Corigliano informa 10 .8.2016 Blog Rossano 10.10.2016
Sibarinet 11.8.2016 Franco Lofrano  10.10..2016
Cariati web 12.8.2016 Ionio Notizie 11.10.2016
Rossano web oggi 13 .8.2016 Gazzetta del Sud 11.10.2016
Lofrano 17 .8.2016 Rossano weboggi 11.10.2016
Ionio Notizie 17 .8.2016 Eco dello Jonio  12.10..2016
Lofrano 22 .8.2016 Cariati web 12.10.2016
Rossano web oggi 22 .8.2016 Quotidiano 13.10.2016
Quotidiano 22 .8.2016 Rossano weboggi 13.10.2016
Cariati web 23.8.2016 Blog Rossano 15.10.2016
Gazzetta del Sud 6 .9.2016 Comune di Rossano 15.10.2016
Ionio Notizie 7 .9.2016 Rossano weboggi 16.10.2016

Ionio Notizie 17.10.2016
Franco Lofrano  17.10..2016
Eco dello Jonio  17.10..2016
Rossano weboggi 18.10.2016
Cariati web 20.10.2016
Quotidiano 07.11.2016
La Voce Novembre 2016 Anno XX  n° 11 p. 7
 

LA BACHECA

                                    .

R E L A Z I O N E

Testimonianze architettoniche e archeologiche presenti sul territorio di Mandatoriccio

   L’occasione della presentazione di questo mio recente libro su Mandatoriccio, Mandatoriccio. Storia di un Feudo, edito dalla casa Editrice Imago Artis Rossano, rilevando la considerevole ricchezza archeologica del territorio comunale, mi permette di sottoporvi le seguenti riflessioni.

   […] “Continuando il ragionamento aperto, prima della mia conclusione vorrei velocemente indugiare sul Capitolo V del volume, quello relativo alla mia analisi sul profilo artistico-archeologico per proporre utili elementi ai fini di un possibile intervento dell’amministrazione comunale allo scopo di dare maggiore impulso alla caratterizzazione del territorio partendo da ciò che già si conosce attraverso gli studi di affermati studiosi, in considerazione del fatto che il territorio di pertinenza, sul quale dal XVII secolo sorge l’attuale Mandatoriccio, registrò nei secoli il passaggio di diverse culture. Dai Greci ai Bruzi, dai Romani ai Bizantini, dai Gotici ai Longobardi, dagli Arabi ai Normanni, dagli Svevi agli Angioini, dagli Aragonesi ai Borboni, tutti in qualche modo nelle loro diverse epoche lasciarono rilevanti tracce della loro presenza, che riviviamo attraverso le loro vicende e testimonianze, a iniziare dai numerosi lessemi che certamente influenzarono la terminologia e l’espressione dialettale, sino ad alcuni esempi di emergenze architettoniche come il Castello, la torre dell’Arso, la Chiesa Madre SS. Pietro e Paolo e le altre chiese minori, nonché le considerevoli risorse archeologiche presenti sul territorio comunale e delle quali si sono occupati in passato anche attraverso loro scritti e pubblicazioni affermati studiosi e ricercatori.

   L’archeologo Canino, a riguardo ci informa della presenza sul territorio di civiltà cavernicole e resti di culture diverse tra le quali preminente quella sicula e di tombe rupestri di tipo siculo a cavernetta dell’VIII secolo a.C. Lo stesso parla di tombe rupestri a Mandatoriccio nelle quali sono stati trovati i resti umani rinvenuti rannicchiati col processo dell’inumazione e con frammenti fittili di corredo sepolcrale. Che si riscontrano tracce risalenti all’età del ferro e della presenza dei Brettii nel territorio è ormai assodata, come è indiscutibile anche che il territorio sia stato via di transito privilegiato per gli spostamenti di Annibale per portarsi in Sila. Tutti elementi che ci fanno ritenere che Mandatoriccio sia stata in passato una importante stazione e via di transumanza.

   A confermarlo è anche l’archeologo Giovanni Guzzo quando parla di insediamenti Brettii nel territorio come i siti di Pruìa a Terravecchia, Castiglione di Paludi a Paludi e le Muraglie di Annibale a Pietrapaola nel corso dell’età del Ferro.

   Lo storico rossanese Alfredo Gradilone scrive di testimonianze archeologiche simili a quelle di Cariati che provano l’esistenza, a Campana, Bocchigliero, Pietrapaola e Mandatoriccio, di antichi nuclei abitati di gente italiota e poi bruzia non del tutto estranei agli influssi e alla civiltà magno-greca, con grotte antichissime e avanzi di abitazioni preistoriche, tombe scavate nella roccia, cinte di mura, oggetti vari, monete rinvenute in questi territori.    Il Lenormant che ci parla del sito della Grotta delle Fate con la presenza di cavernicoli.  Il numismatico Pasquale Attianese ci ricorda, invece, la quantità di monete ritrovate sul suolo di Mandatoriccio risalenti al periodo della polis achea.

   Infine, mi pare interessante, ai fini della complessiva eredità archeologica che Mandatoriccio può vantare, evidenziare i ritrovamenti avuti in località Gabella allo Scalo di Mandatoriccio e sui quali riporto puntuale descrizione dove secondo quanto riportato dalle Schede siti in www.academia.edu/1929636/La_Sila_Greca, presenti nella pubblicazione Edizioni Corab[1] e di cui alla presente, per maggiori dettagli, si allega la pagina interessata, “nella seconda metà degli anni Cinquanta, nei pressi della Stazione ferroviaria di Pietrapaola, durante la realizzazione del Villaggio O.V.S. in località Gabella (o Canonicato) nel comune di Mandatoriccio, non lontano dalla chiesetta di San Giuseppe Operaio, vennero alla luce i resti di un abitato e tombe del periodo romano-repubblicano. La scoperta fu segnalata nel 1958 da G. Procopio che, a seguito di un sopralluogo, localizzò le emergenze nel comune di Pietrapaola, facendosi ingannare dalla vicinanza del sito archeologico allo scalo ferroviario del piccolo centro collinare (9). Nella BTGGI (s.v. Pietrapaola), nonostante l’equivoco fosse stato già chiarito (10), vengono riportate fedelmente le errate indicazioni topografiche riprese dalla bibliografia consultata (11). Nell’estate del 1990, durante alcune ricognizioni svolte nell’area per cercare di localizzare con precisione i resti archeologici segnalati da Procopio nella contigua località Manche di Procello (vocabolo Armarò), sempre nel territorio di Mandatoriccio, venne individuata, in una trincea aperta per la posa in opera di condutture, parte di un vespaio composto da circa 50 anfore di tipo Dressel 1, poste in fila capovolte (12). L’emergenza fu segnalata con celerità all’Ufficio Scavi di Sibari, competente per la tutela, che provvide immediatamente al fermo dei lavori. Anche in questo caso comunque, il tecnico della Soprintendenza che effettuò il sopralluogo si lasciò ingannare dalla vicinanza del sito alla stazione ferroviaria di Pietrapaola e non rese conto che quest’ultima è situata nel territorio di Mandatoriccio”. (13).[2]

   Tutto ciò basta per farci comprendere l’enorme patrimonio archeologico presente nel nostro territorio e che pertanto deve essere oggetto di maggiore attenzione e considerazione. Ora è il caso di fare un ulteriore sforzo per cercare di scoprire se esistono, come io credo, altri siti che potrebbero in qualche modo caratterizzare il nostro territorio. Tra questi voglio segnalare sia quello delle Grotte delle Fate e di Campanaro che a mio parere andrebbero meglio ispezionati e studiati, sia il sito delle Grotte di Sciortarìu nella zona di Campanaro sulla strada che porta da Mandatoriccio a Pietrapaola via Acquarella per comprendere se questo apparentemente cavernicolo sia stato nel tempo un semplice sito scavato nella roccia utilizzato come ricovero di animali, oppure è qualcosa di più importante come ad esempio aver ospitato monaci durante il periodo iconoclastico. Questa mia modesta ipotesi, del resto contenuta anche nelle precedenti pubblicazioni su Mandatoriccio è dettata dal fatto che il nostro territorio faceva parte originariamente del territorio di Pietrapaola e compreso nel territorio più vasto della Sila Greca dove si è registrata un interessante movimento monastico durante il periodo bizantino. Io mi domando se tutto ciò è vero per il resto del territorio perché non lo potrebbe essere anche per Mandatoriccio? Ed ecco perché chiedo al nostro Sindaco di attivarsi per quanto nelle sue possibilità di avviare iniziative finalizzate a una seria mappatura archeologica del territorio comunale. Se quanto ipotizzo per le Grotte di Sciortarìu fosse vero sarebbe un risultato straordinario e Mandatoriccio potrebbe inserirsi anche in un possibile circuito bizantino soprattutto alla luce delle numerose iniziative dopo il restauro del Codex Purpureus Rossanensis e del suo riconoscimento come patrimonio dell’Unesco. 

   Innanzi a tanta generosità, che storicamente il territorio ci offre, credo sia necessario intervenire per valorizzare al meglio il patrimonio archeologico e architettonico tramandatoci, sollecitando i diversi Enti interessati, come i Beni Culturali e la Regione ai fini di dare vita anche a specifici interventi di recupero   della nostra identità storica, molto rilevante, in modo da creare quel volano tanto auspicato che potrebbe attraverso un turismo culturale a 360° trascinare positivamente il territorio di Mandatoriccio verso un rilancio anche in questo settore.

   Un intervento da parte dell’Amministrazione Comunale in primis determinerebbe certamente un cambio di direzione e una nuova disponibilità verso il proprio patrimonio culturale che sarebbe certamente oltre che auspicabile anche apprezzato”.[3]

                                                                                                  Franco Emilio Carlino

[1] Armando Taliano Grasso, La Sila Greca Atlante dei siti archeologici, p. 13, 2ª Edizione giugno 2008, Volume pubblicato con il contributo della Comunità Montana Sila Greca, Edizioni Corab, Gioiosa Jonica, 2000.

[2] Schede siti in http://www.academia.edu/1929636/La_Sila_Greca._Atlante_dei_siti_archeologici.

[3] Franco Emilio Carlino, Relazione in occasione della Presentazione del Volume Mandatoriccio. Storia di un Feudo, Imago Artis, Rossano, 2016. Mandatoriccio, Centro Sociale, Piazza Municipio, 17 agosto 2016.

 

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Ultimo aggiornamento: martedì, 11 giugno 2019                                                                                                                                                                                                             Copyright © Franco Emilio Carlino. Tutti i diritti riservati

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